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Nel corso della Seconda Guerra Mondiale le truppe dell’Impero Giapponese arruolarono forzatamente dalle 20.000 alle 410.000 donne nel corpo volontario delle “Ianfu (慰安婦)” – Comfort Women.

Comfort Women

Ad un anno dalla prima uscita di “Comfort Women” mi sento in animo di riepilogare gli avvenimenti finora trascorsi.
Non potrò mai dimenticare la sera dell’01 ottobre 2015, un tempo tremendo aveva piovuto intensamente tutto il giorno e continuava a piovere, ma nonostante ciò la piccola saletta della sede provvisoria di “Renarossa” era piena, era piena di gente per assistere alla presentazione del mio progetto, una emozione immensa, primo progetto, prima presentazione, prima volta che parlavo davanti ad un pubblico anche se amico, eppure mentre parlavo vedevo che gli ospiti, i miei amici che erano venuti ad ascoltarmi non erano annoiati, anzi tutt’altro, erano in silenzio ed ascoltavano con interesse le mie parole, la cosa mi copriva di orgoglio ed allo stesso tempo aumentava la mia emozione, perché una cosa è parlare, ma eravamo riuniti tutti insieme per vedere un diaporama sarebbe stato all’altezza di quello che volevo raccontare? Ero riuscito a mettere in foto quello che avevo spiegato con le parole?
Quando alla fine della proiezione del diaporama c’è stato quell’attimo di silenzio assoluto non ricordo quanto sia durato, per me è durato un’eternità, sono entrato nel panico ed ho pensato non è piaciuto, ma l’applauso seguente mi ha dato forza e riempito di orgoglio, avevo centrato l’obbiettivo ero riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico ed a trasmettere il mio messaggio.
Avevo trasmesso le emozioni che avevo provato durante la realizzazione del progetto.
Bruna era riuscita ad interpretare magistralmente le sensazioni delle Comfort Women si era calata nell’animo di quelle donne, nelle loro sofferenze, nel loro dolore ed io ero riuscito a catturare tutto ciò.
Il successo di quella sera mi ha dato il coraggio di provare a cercare di portare Comfort Women oltre Renarossa ed a mettermi in gioco.
Dopo qualche mese decido di parlare con la curatrice del Castello Di Motta, con cui avevo già avuto contatti in passato, Grace ha accolto subito con grande entusiasmo la mia proposta, e mi ha instradato su cosa fare per ottenere l’autorizzazione, ha dicembre presento la richiesta ufficiale, la mostra sarà dal 12 al 19 marzo 2016, perché tutto questo tempo da dicembre a marzo, per poter preparare il materiale, le stampe, i supporti vari, la pubblicità, la conferenza di apertura, si ero riuscito ad avere dei relatori di prestigio che si stavano mettendo in gioco con me.
Ho voluto fare tutto in prima persona partendo da zero, mai organizzata una mostra avevo scelto ed ottenuto una location di prestigio, anche se piccolina, e mi stavo mettendo in gioco totalmente, o si vince o si perde, nessuna mezza misura.
Sono seguiti i preparativi fino ad arrivare al 12 marzo, tensione altissima, emozione che mi stringe la gola, sarei stato in grado di parlare? Fra le altre cose un equivoco occorso con il Comune di Motta Sant’Anastasia due settimana prima dell’inaugurazione aveva messo in forse tutto.
Per fortuna tutto rientra, il Sindaco capisce le mie ragioni e mi conferma la disponibilità dell’Amministrazione Comunale e del Castello.
Arriviamo al 12 marzo mattina, con Salvatore RosselliTiziana Gatto e Valentina Postiglione, andiamo a montare la mostra avevo studiato e realizzato con i ragazzi un percorso che avrebbe permesso di dare spazio alle persone in sala e mettere anche le foto senza stringere troppo il tutto.
Il pomeriggio del 12 va alla grande, emozione infinita, castello pieno all’inverosimile, la gente era anche sulle scale, in prima fila gli amici di Raddusa con in testa il Sindaco Cosimo Marotta, poi c’erano i ragazzi di Renarossa che orgogliosi erano accorsi numerosi ed anche quelli di Piano focale 2.0 che venivano da Caltagirone, per vedere e sentire il mio racconto.
Inoltre erano presenti Eleonora Ambra e Fino La Leggia che con grande impegno hanno registrato tutta la conferenza e realizzato uno splendido video che porto sempre con me in tutte le uscite di Comfort Women, nonché Andrea Grasso e l'onnipresente Tiziana Gatto che hanno documentato fotograficamente tutta la conferenza.
I relatori assolutamente dei grandi dal primo all’ultimo, anche loro emozionati, sempre grazie a tutti Gatto PinoAlessandro MessinaLaura Iraci e Agata Vinciguerra.
Nella settimana che sono rimasto al Castello, molte persone sono passate a vedere la mostra e con molti ho avuto modo di discutere del progetto, fra i tanti anche l’amico Walter Falzolgher, che aveva pubblicizzato il mio progetto sulla sua rivista Click Magazine.
Una persona mi ha chiesto di vendergli una delle foto esposte, non una copia ma una di quelle esposte, infatti sta aspettando con pazienza che finiscano le mostre per avere questa foto.
Nel mese di aprile mi sposto a Raddusa, dove Cosimo ha voluto fare le cose in grande perché credeva è crede fermamente nel mio progetto, tanto che ha invitato a farmi da relatrice l’On. Luisa Albanella che ha accettato con grande entusiasmo l’invito.
Cosimo avrebbe dovuto fare il moderatore della conferenza di apertura, ma purtroppo un lutto imprevisto una settimana prima dell’inaugurazione ha rischiato di fare saltare tutto nuovamente ed impedito a Cosimo di fare da moderatore, ma anche questa volta nonostante tutto sono riuscito a centrare l’obbiettivo Centro Polifunzionale strapieno, grande disponibilità da parte di tutti, i ragazzi dei Servizi Civili “Chi bella iurnata ca spuntau” ed “Affamati e folli” con le ragazze della “Proloco” si alternano per tenere aperta la mostra mattina e pomeriggio tutti i giorni per l’intera settimana di apertura prevista, mentre per la seconda settimana richiesta ed ottenuta durante la mostra si alternano con grande impegno le mie amiche Anna Di Leonforte e Carmela Pagana.
A Raddusa ho avuto l'onere, il piacere ma soprattutto l’onore di raccontare la storia delle Comfort Women agli alunni della scuola media, per l’esattezza gli studenti del terzo anno, introducendo nella loro formazione un argomento storico ignorato dai testi scolastici.
Dopo Raddusa che è stata la seconda ed ultima tappa dove ho proposto io la mostra, sono seguite altre tre uscite tutte tre richieste, due a Nicolosi presso il ristorante pizzeria “l’Antico orto dei Limoni” del mio amico Nino Pappalardo ed a “Palazzo Barbagallo” dove in occasione della manifestazione estiva “Stelle e Lapilli 2016” è il Comune di Nicolosi ha chiedere che partecipassi alla manifestazione, altra grande soddisfazione.
La mattina del 30 luglio partecipo insieme a tutti gli altri artisti ed espositori alla conferenza di apertura di Stelle e Lapilli 2016, ed il pomeriggio dello stesso giorno si inaugura la mostra alla presenza del Sindaco Borzì Nino, del Vice Sindaco e dell’Assessore alla Cultura Stefania Laudani, uno dei primi eventi dell'edizione 2016 di stelle e Lapilli.
Qui ho il piacere di ricevere un grande fotografo Tony Leone ed il grande giornalista Nino Milazzo.
A settembre Comfort Women torna nuovamente a Raddusa in occasione della XXII festa del grano presso il Palazzo Municipale, dove era previsto che restasse da giorno 9 fino a giorno 11 ed invece resta fino al 19.
Ad onor del vero devo dire che grande merito di questo successo va a tutti gli amici citati durante il racconto che si sono impegnati con me in questo progetto; a Sabrina PostiglioneMario Aldo Castania e Valentina Postiglione che con il loro regalo iniziale mi hanno spinto a realizzare il mio primo progetto ed a chi come Luigi AseroSanti Zappalà e Francesco Grassia hanno pubblicizzato, commentato e condiviso su internet e sui quotidiani locali la mostra, dimostrando tutti una grande sensibilità ed un grande interesse nei confronti di Comfort Women.

Perché ho volute scrivere tutto ciò? Per ringraziare tutti quanti da chi si è impegnato con costanza ed affetto a che ha presenziato alle conferenze od ha semplicemente visitato la mostra.

Grazie mille a tutti con stima e grande rispetto.

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