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Comfort Women è un racconto emozionale, una dedica, un ricordo di tutte quelle donne che oggi come allora non fanno più ritorno a casa, perché vivono in un mondo troppo spesso ostile nei loro confronti.

Comfort Women è un punto di riflessione su qualcosa che non sarebbe mai dovuto accadere, ma ancora oggi succede ed è sempre successo nella storia dell’umanità, purtroppo la storia è ciclica.

Comfort Women cerca di rievoca le sensazioni, le emozioni, i sentimenti che le “Comfort Women” provarono durante la loro schiavitù sessuale e dopo quando finita la Seconda Guerra Mondiale, pian piano trovando il coraggio di raccontare quanto era loro accaduto, tentano di avere giustizia.

Giustizia attesa per lunghi anni, sono arrivate fino ai nostri giorni cercando questa giustizia che spesso sembrava essere arrivata ma poi veniva nuovamente negata.

Per fare ciò il raccolto fotografico è articolato in tre sezioni:

  1. La prima sezione raccolta la sofferenza fisica e mentale, il dolore, la rassegnazione, la voglia di farla finita;

  2. La seconda narra di come la rassegnazione si sia trasformata in voglia di rivalsa in consapevolezza della possibilità di avere, per quanto possibile, giustizia quindi la katana che alla fine della prima sezione di scatti parla di disperazione si trasforma nella speranza, nel senso di rivalsa;

  3. La terza ed ultima sezione parla della liberazione fisica e psicologica da quanto era successo loro; sofferenza che è rappresentata dal Kimono che la modella alla fine si lascia alle spalle, l’ultimo scatto parla di un amaro e doloroso ricordo che mai potrà essere rimosso e mai dovrà essere rimosso

 

PER NON DIMENTICARE QUANTO LORO ACCADUTO

AFFINCHÉ LA STORIA NON SI RIPETA

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